Con una storia che si estende per oltre un secolo, la nostra azienda, fondata nel 1920, unisce il passato con la prospettiva del futuro. Grazie a decenni di successi, crescita e costante innovazione, siamo diventati un punto di riferimento nel nostro settore.

GIOVANNI PODDIGHE.

Nato nel 1934 e figlio del fondatore Vincenzo Poddighe, insieme al fratello Michele Poddighe, ereditò l'azienda di famiglia. Inoltre è il padre dell'attuale titolare Stefano Poddighe. Ha riassunto in un racconto, riportato di seguito, la storia dell'azienda.

100 ANNI IN UN RACCONTO.

Giovanni Poddighe Racconta...

“Mio padre Vincenzo nacque a Sassari, nel 1896. Sin da subito, da ragazzo fece gavetta in una piccola officina locale, dove fece esperienza per alcuni anni. Successivamente si trasferì a Milano dove trovò lavoro immediatamente perché conosceva già il mestiere.

Così iniziò a girare da un’officina all’altra per apprendere le diverse tecniche e lavorazioni, perché ogni officina era specializzata in ambiti differenti (una delle officine che frequentò è quella nella foto di sfondo ad inizio pagina, dove Vincenzo Poddighe è il secondo da sinistra). Collezionò numerosi attestati rilasciati dalle varie aziende per cui lavorò tra cui la Breda, tra le più prestigiose. Nel tempo fece carriera, divenne capo officina e condusse una vita di ottima qualità.

Simultaneamente morì il padre e tornò in Sardegna per il funerale, e non se ne ripartì più. I parenti lo convinsero a non tornare a Milano, ma officine del calibro di quelle milanesi non c’erano a Sassari. Ereditò 2 magazzini fatiscenti dal padre, dove iniziò ad avviare la sua attività in proprio.

Le attrezzature scarseggiavano, così fu costretto ad ingegnarsi realizzando da se utensili e macchinari essenziali per il lavoro, tra cui un tornio ancora oggi presente in azienda come cimelio. 

Era il periodo pre-guerra e mio padre si sposò. Io nacqui nel 1934 e durante la Seconda guerra mondiale sfollammo nelle campagne dove oggi si erge l’azienda, al tempo erano campi, orti e prati. Finita la terza media avrei voluto continuare gli studi magistrali ma i miei genitori mi convinsero a lavorare.

Insieme a mio padre e mio fratello Michele che già da un paio di anni lavorava in officina, realizzammo una limatrice e una fresatrice per realizzare degli ingranaggi. In Via Gasometro avevamo la forgia per fucinarci gli attrezzi, andava a carbone e lo trasportavamo dal fornitore all’officina su un carretto. Per fondere il bronzo invece iniziavamo dalla mattina presto.

Rinnovammo i magazzini dove lavoravamo e aggiustammo il tetto che fino ad allora ci aveva costretto ad usare dei secchi per contenere i gocciolamenti dal soffitto. Quando io e Michele diventammo più grandi creammo una società a tre, dove io e mio fratello ci saremmo dovuti occupare dell’innovazione dell’officina.

Ci mettemmo in contatto con un’azienda di Cagliari che si occupava di realizzare capannoni, ma la trattativa non andò in porto. Giungemmo ad un accordo con un nostro cliente che si occupava di questi lavori.

Nel 1970 spostammo l’officina nella sede attuale in Via Caniga 27, e la crescita dell’attrezzatura, utensili e macchinari fu esponenziale. Anche la clientela aumentò e le lavorazioni divennero sempre più grandi e importanti. Fu il risultato di ore, giorni e anni di scarifici. Quando mio padre morì io e mio fratello Michele portammo avanti l’azienda e mi ricordo che dopo che lavoravo tutto il giorno manualmente, mi occupavo della contabilità.

Nel tempo anche il personale aumentò assumendo operai che ancora oggi danno il loro contributo in azienda. Iniziammo a fare anche lavorazioni ad altre officine dello stesso campo. Dal 1987 subentrò mio figlio Stefano, ad oggi il titolare dell’azienda."